TENS

La stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS) è utilizzata in una varietà di contesti clinici per il trattamento di diverse condizioni associate a dolore acuto e cronico; nel corso degli anni è diventata popolare sia tra i pazienti che tra gli operatori sanitari.

La TENS è stata valutata in studi scientifici per i seguenti problemi di salute:

Dolore.
Diversi studi supportano l’efficacia della TENS per alcuni tipi di dolore; per questo, viene comunemente indicata come terapia fisica complementare nella gestione di una vasta gamma di condizioni acute o croniche.
Disturbi articolari.
La TENS può essere applicata per alleviare vari tipi di disturbi articolari, come l’osteoartrite del ginocchio, la sindrome femoro-rotulea o il dolore all’articolazione temporo-mandibolare. Tuttavia, i benefici a lungo termine non sono ancora chiari.
Forza muscolare (prestazioni fisiche).
La TENS è utilizzata con risultati incoraggianti anche per il recupero dopo l’esercizio fisico, suggerendo potenziali benefici anche in programmi di riabilitazione.
Dismenorrea.
Diversi studi riportano che la TENS può ridurre il disagio a breve termine in caso di dolori mestruali, diminuendo la necessità di ricorrere a farmaci antidolorifici.
Disturbi nervosi.
La TENS è stata proposta come trattamento per disturbi nervosi, quali emiplegia (paralisi su un lato del corpo) e spasticità nella sclerosi multipla. Il metodo è utilizzato anche per il dolore neuropatico (nevralgia) derivante da bruxismo (digrignamento dei denti) e nelle lesioni del midollo spinale.
Patologie cardiache.
La TENS può essere usata come supporto al trattamento di alcune malattie cardiovascolari, come l’angina e l’ischemia cardiaca. Ulteriori studi sono necessari prima di poter trarre conclusioni circa l’efficacia della TENS in questo settore; pertanto, le persone con cardiopatia dovrebbero consultare un medico per valutare la possibilità di trarre benefici dalla TENS applicata alla propria condizione.
Dolore del travaglio.
L’applicazione della TENS per il dolore del travaglio è controversa. Sebbene siano stati condotti diversi studi, i risultati non sono conclusivi. In particolare, non è chiaro se il passaggio di corrente elettrica possa provocare effetti dannosi sul feto.
Recupero post-operatorio. La TENS è impiegata per il trattamento del dolore dopo diversi tipi di intervento chirurgico, compresa la cardiochirurgia e quella addominale, polmonare, ginecologica ed ortopedica. Alcuni studi riportano benefici (meno dolore o minore necessità di ricorrere ad una terapia con antidolorifici), mentre altri non riscontrano un evidente miglioramento.
Lesioni dei tessuti molli.
La terapia TENS è usata per il trattamento di lesioni dei tessuti molli, come tendinite e lesioni tendinee. Tuttavia, i risultati sono variabili e sono necessarie ulteriori ricerche.
Alzheimer.
Una limitata quantità di rapporti di ricerca suggerisce che la TENS possa migliorare alcuni sintomi del morbo di Alzheimer, come l’umore e la memoria.
Malattie autoimmuni.
La TENS può essere applicata anche come trattamento complementare per numerose malattie autoimmuni, tra cui l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante e la sindrome di Sjögren.
Difficoltà respiratorie.
Alcune evidenze suggeriscono che la TENS potrebbe essere utile in caso di difficoltà respiratorie, se inserita in associazione ad altre terapie all’interno di un programma riabilitativo per la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO).
Depressione.
Sono disponibili prove limitate che la TENS possa aumentare l’efficacia dei farmaci antidepressivi e supportare efficacemente il trattamento della depressione, in combinazione con adeguate terapie.
Gastroparesi.
Uno studio condotto su pazienti con gastroparesi trattati con la stimolazione nervosa elettrica percutanea (PENS) ha riportato effetti positivi. Non è chiaro se questi risultati potrebbero essere riscontrati anche applicando il metodo convenzionale.
Sclerosi multipla.
In un piccolo studio, i pazienti con sclerosi multipla trattati con TENS hanno mostrato una tendenza al miglioramento.
Riabilitazione post-ictus.
Alcune prove dimostrano l’utilità della TENS nella riabilitazione a seguito di un ictus. In particolare, questa tecnica può contribuire a migliorare la funzione motoria nei pazienti.
Disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività (ADHD).
Uno studio ha riscontrato un moderato beneficio nei bambini con ADHD.
Acufene.
La TENS può alleviare i sintomi di tinnito (ronzio alle orecchie), soprattutto quando l’acufene non è causato da altre condizioni.
Obesità.
È stata segnalata l’applicazione della terapia per supportare la perdita di peso nei soggetti obesi. Tuttavia, l’evidenza è limitata e l’efficacia della TENS nella perdita di peso rimane poco chiara.
Stipsi.
La TENS è in grado di alleviare la costipazione senza produrre effetti negativi. Tuttavia, esiste una limitata evidenza che questo trattamento sia più efficace rispetto ad altre misure terapeutiche.

Inoltre, alcune ricerche scientifiche suggeriscono come la stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) possa migliorare i sintomi associati a:

    • Dolore da fratture/traumi fisici acuti;
    • Fibromialgia;
    • Mal di testa (emicrania, cefalea a grappolo ed alcune forme croniche);
    • Mal di schiena;
    • Nausea;
    • Neuropatia diabetica periferica (dolore neuropatico);
    • Sintomi della menopausa;
    • Herpes zoster (nevralgia post-erpetica);
    • Incontinenza urinaria, vescica iperattiva ed instabilità del detrusore;
    • Disturbi circolatori e bassa pressione sanguigna;
    • Atrofia muscolare spinale;
    • Claudicatio (dolore alle gambe a causa di un’alterazione della circolazione sanguigna);
    • Sindrome del tunnel carpale;
    • Malattia di Raynaud;
    • Gotta;
    • Notalgia parestetica (neuropatia sensoriale caratterizzato da prurito localizzato sulla schiena).

Nota. Sulla base di diverse teorie scientifiche, l’utilizzo della TENS è stato suggerito per molte patologie. Tuttavia, vi è ancora una limitata evidenza circa la sicurezza o l’efficacia per alcune di queste specifiche condizioni mediche. Altre applicazioni della TENS non sono state sufficientemente studiate per trarre conclusioni definitive. Per questa serie di motivi, è consigliabile consultare un medico prima di ricorrere alla stimolazione elettrica nervosa transcutanea.

Domande Frequenti

Un serio percorso fisioterapico-riabilitativo solitamente prevede almeno dieci-dodici sedute, ma dovrà tenere conto di un’elasticità terapeutica, che consiste nel variare, inserire o modificare l’approccio utilizzando non solo una terapia, ma più tecniche terapeutiche. Non è comunque possibile stabilire a priori un numero preciso di sedute perché ogni patologia varia da soggetto a soggetto.

Perché il fisioterapista è un professionista sanitario, laureato e riconosciuto, che può lavorare in ambito riabilitativo.

Il fisioterapista è capace di prendersi cura della tua salute seguendo le linee guida della letteratura scientifica, e non a caso esiste proprio una laurea abilitante.

Inoltre è in grado di riconoscere quando una problematica apparentemente di natura mu­sco­lo­sche­le­tri­ca nasconde invece un problema più serio da inviare al medico di competenza.

Per la prima visita è importante portare tutta la documentazione medica in proprio possesso.

Consigliamo inoltre un abbigliamento sportivo o comodo che consenta di muoversi agevolmente.

La seduta inizia con un colloquio in cui raccogliamo la tua anamnesi, ti chiediamo informazioni sulla localizzazione e tipologia dei sintomi e il loro comportamento nelle 24h. Ti facciamo domande riguardo alla tua storia clinica e sulle tue attività quotidiane (lavoro, sport e hobbies) per metterle in relazione con il tuo problema.

Terminata la raccolta di tutte le informazioni necessarie a inquadrare la situazione e formulare un’ipotesi, procediamo ad un esame fisico per valutare i tuoi movimenti, il sistema nervoso e molto altro ancora.

Discuteremo insieme quanto emerso e definiremo un programma di trattamento mirato a raggiungere i tuoi obbiettivi nel minor tempo possibile.

Già in prima seduta si inizia con il trattamento!

Purtroppo è una domanda molto comune. E nel tempo abbiamo scoperto che spesso i pazienti si erano rivolti ad abusivi, a massaggiatori, personal trainer, ecc.

La fisioterapia è una professione molto seria e nonostante ci siano tanti bravi colleghi che puoi avere incontrato noi non possiamo davvero sapere se i loro trattamenti non hanno funzionato perché hanno “sbagliato qualcosa” oppure se le terapie proposte non sono state eseguite per il tempo sufficiente, nel momento giusto, con le modalità ottimali.

Presso il nostro centro incontrerai soltanto professionisti laureati e aggiornati secondo le ultime evidenze scientifiche. Non eseguiamo solo terapie strumentali (es. laser, tecar, ultrasuoni) ma integriamo la terapia manuale con l’esercizio terapeutico cercando di dare ogni giorno il meglio per i nostri pazienti.

Non siamo convenzionati con il SSN, tuttavia essendo professionisti sanitari le prestazioni fisioterapiche sono detraibili nel 730 anche senza prescrizione.

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